venerdì 18 gennaio 2008

Rifiuti: quanta colpa hanno i nostri rappresentanti?

Emergenza rifiuti. Emergenza discarica. Com'è noto, a partire dal 29 febbraio la discarica di san Biagio a Scicli chiuderà definitivamente i battenti lasciando i comuni di Modica, Pozzallo e Ispica in una gravissima situazione di disagio. Per essi potrebbe prospettarsi l'ipotesi del conferimento dei rifiuti presso la discarica di Siracusa o addirittura di Motta Sant'Anastasia con costi folli per l'utenza che ciascuno è in grado di immaginare. Per quanto riguarda Modica credo sia utile ricordare l'assoluta inadempienza dell'amministrazione comunale che per anni ha ignorato il problema evitando di parlarne e di affrontare la questione. Nulla è stato fatto durante la seconda legislatura di Carmelo Ruta, quando un giovane ed aggressivo Piero Torchi condusse, come capo dell'opposizione, le sue infervorate battaglie contro una nuova discarica. Nulla è stato fatto durante la prima legislatura Torchi, nulla ancora durante questi sei mesi della seconda legislatura Torchi. Nel frattempo le discariche abusive inquinano e imbruttiscono la città e la raccolta differenziata rimane solo la buona intenzione di pochi.

Situazione critica... E dove sono gli assessori che si sono avvicendati negli anni? Dove sono i nostri politici? Perché il presidente dell’Ato non fa altro che “rassicurare la cittadinanza” senza parlare di soluzioni a lungo termine? Non mi pare siano state fatte proposte reali e costruttive di concerto con l'ATO Ambiente, non mi pare che l’assessore Gerratana si sia fatto promotore di iniziative volte a migliorare la qualità dell’ambiente nella città di Modica. Perché “discarica” non è la parolina magica capace di risolvere i nostri mali: non si può credere che spianare un terreno, realizzare delle vasche stagne e scaricarvi i rifiuti sia la soluzione definitiva. Cinquant’anni fa probabilmente, ma adesso serve un piano dei rifiuti che parli di raccolta integrata, di riciclaggio, di stoccaggio a freddo, di aree di raccolta per gli ingombranti, di sgravi fiscali, di cultura del riciclo. Certo ci parlano di termovalorizzatori: spero tuttavia che la nostra provincia si levi con quel poco di dignità residua che le è rimasta e lotti duramente contro la realizzazione di un simile impianto... Diciamoci la verità: cosa è stato fatto? Domanda retorica, invero.

NULLA, NULLA, NULLA.

Ci dispiace anche ricordarlo. Facile adesso gridare all'emergenza se per più di un decennio non è si voluta guardare in faccia la realtà per paura di perdere i consensi dei cittadini. L'emergenza esiste esclusivamente a causa dell'assenza di una classe politica, presente solo nell'abito elegante di facciata ma incapace, nei fatti, di gestire la raccolta, il conferimento, lo stoccaggio, il riciclo dei rifiuti nel medio e lungo periodo. Solo con una classe politica degna di questo nome potremo finalmente cercare la soluzione ai problemi della collettività.

Fino ad allora, temo, dovremo tenerci la spazzatura in casa.

Nessun commento: