giovedì 1 novembre 2007

Tetris, o dell'arte di edificare a Modica

Capita spesso nelle amministrazioni pubbliche un rapporto controverso tra teoria e prassi. Tra il dire e il fare. Tra una buona predica e una cattiva razzolata. Tra il tanto decantato patrimonio dell’Unesco, la salvaguardia della città e gli interessi di qualche imprenditore. Ma l’economia gira con noi, come sappiamo, e non dobbiamo indignarci troppo se il territorio circostante villa Cascino, al quartiere Dente – ora nobilitato in “Quartiere d’Oriente” – sia stato organizzato con tecniche ad incastro degne di un giocatore di Tetris. Edifici su edifici, palazzi su palazzi... In questo caso tuttavia non si tratta di un edificio vecchio, costruito negli anni in cui il patrimonio urbanistico della città era maltrattato da imprenditori rampanti con la complicità di amici all’interno delle istituzioni.


Si tratta di otto villette a schiera costruite proprio a ridosso di villa Cascino. Immediatamente sotto il costone roccioso.







Dal momento che la ditta costruttrice lavora dietro regolare concessione edilizia mi chiedo come sia possibile che il Comune abbia rilasciato una simile concessione con tanta facilità: si tratta di un piano di lottizzazione praticamente in centro che consterà di otto villette a due piani, con ingresso in curva, a ridosso di un costone roccioso nonché di un bene appartenente al patrimonio urbanistico della città quale villa Cascino. E non sono certo che il panorama godibile dalla villa sarà lo stesso dopo la costruzione di questo complesso residenziale. Non si era parlato di maggiore rispetto per il territorio e per la sua storia? Ecco cosa può accadere in una città come Modica che non possiede un piano regolatore.

Inutile prendersi in giro: Modica non possiede un piano regolatore degno di questo nome. Un piano regolatore dovrebbe fissare le linee di sviluppo della città, dare delle regole, porre degli argini affinché la crescita della città sia regolare e quanto più possibile armoniosa. Votare un piano regolatore che rappresenta semplicemente la fotografia della situazione esistente fatta di varianti approvate a colpi di maggioranza ed inserite talora “per dare una mano” all’imprenditore amico significa solo fare del male alla nostra città, soffocarne la crescita e condannarla ad un destino caotico ed invivibile.

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